Cos’è la cromopuntura
Circa 40 anni fa, da una geniale intuizione di Peter Mandel, nasce la cromopuntura, una tecnica cromoterapica che consiste nell’irradiazione, attraverso fasci di luce colorata, di zone puntiformi, in gran parte corrispondenti ai punti dell’agopuntura cinese. L’idea di base è che il colore, con la sua lunghezza d’onda specifica, sia in grado di trasmettere delle informazioni alle cellule, informazioni che vengono veicolate attraverso i meridiani dell’agopuntura.
La cromopuntura ha trovato un valido supporto scientifico nella teoria sui biofotoni del fisico tedesco Fritz-Albert Popp. Popp dimostrò che le cellule viventi comunicano attraverso i biofotoni, cioè attraverso l’emissione di quanti di luce. Pertanto la comunicazione biofotonica è il linguaggio attraverso il quale le cellule comunicano tra di loro.
La cromopuntura non agisce sul sintomo, ma sul suo retroscena. Lo scopo è quello di ristabilire l’equilibrio energetico di base ripristinando la comunicazione cellulare momentaneamente disturbata e responsabile del disturbo per il quale la persona si rivolge a noi.